L'ansia è una reazione ad uno stimolo di pericolo, perciò potremmo definirla come un'estremizzazione della paura. Ma, molte volte, non sappiamo di cosa abbiamo paura.

Sentire ansia per qualcosa che non è ancora successo
L'ansia è un'emozione di base e, come tutte le emozioni di base, è funzionale all'essere umano. Tutte le emozioni che noi proviamo, infatti, sono utili ed hanno uno scopo. Proviamo ad immaginarci di non avere mai paura: di fronte ad una persona che ci vuole
aggredire probabilmente non proveremmo nemmeno a scappare per metterci in salvo.
L'ansia è funzionale se prima di un esame importante o una prestazione lavorativa decisiva ci dà quella giusta dose di adrenalina e di desiderio di preparazione ed attivazione. Se non ci importasse nulla dei risultati, probabilmente non ci impegneremmo in quello che facciamo. Dobbiamo interpretarla come una campanella che ci avvisa quando c'è un pericolo o una sfida da affrontare.
L'ansia diventa un vero e proprio disturbo quando rimane attiva anche se non c'è nessun motivo per avere paura di qualcosa nel momento presente. La sensazione può anche essere quella di avere paura che possa succedere qualcosa di brutto, anche se non c'è nessun segnale che ce lo indica. In questo modo, saremo portati a pensare sempre allo scenario peggiore che potrebbe succedere in una determinata situazione. In poche parole, la nostra mente si "inventa" dei motivi per avere paura.
I sintomi fisici dell'ansia sono svariati e possono non comparire tutti insieme, tra di loro troviamo:
sintomi cardiaci: aumento del battito cardiaco o aritmie;
dolore toracico: che può comparire a causa di disturbi del tratto gastrico;
sensazione di mancanza di respiro: causata dalle contrazioni toraciche e attenuabile con la respirazione lenta e diaframmatica;
giramento di testa o vertigini: che possono essere causati dall'iperventilazione o dalla contrazione dei muscoli mandibolari;
nausea, vomito e dolore addominale: lo stomaco, infatti, è una delle parti del corpo dove l'ansia si somatizza maggiormente;
sensazione di derealizzazione (percepire la realtà intorno a sé da una prospettiva esterna, come se si stesse guardando un film) e depersonalizzazione (percepire sé stessi da una prospettiva esterna);
sudore freddo, formicolii e tremori.
Quando si presentano i sintomi fisici dell'ansia, questi tendono a scatenare anche una reazione psicologica, come la paura che gli altri si accorgano che ci troviamo in questo stato d'animo, un'estrema sensazione di pericolo o pensieri negativi che alimentano l'agitazione in cui ci troviamo.
Quando l'ansia prende il sopravvento al punto di sentire come se stessimo per morire od impazzire, stiamo sperimentando un attacco di panico.
Quando l'ansia diventa patologica è necessario affidarsi alle cure psicologiche per attivare le risorse necessarie a ritrovare la serenità. La terapia può essere affiancata dall'assunzione di rimedi completamente naturali e di tecniche basate sulla respirazione, come ad esempio la Mindfulness. Qualora il distrubo persistesse, esistono classi di farmaci specifici che possono aiutare ad alleviare i sintomi. I più utilizzati sono le benzodiazepine e alcune classi di antidepressivi.
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