La positività migliora l’umore, fortifica il sistema immunitario e incrementa
le relazioni sociali. Inoltre, dona forza di volontà e diverse prospettive.
La forza del pensiero positivo sta nell’allenarsi
Non tutto quello che succede è sotto il proprio controllo o può essere influenzato dalla propria volontà. Le persone che abbiamo intorno prendono le loro decisioni e si comportano in maniera libera e nel mondo succedono ogni giorno milioni di accadimenti belli e brutti che ci possono o meno riguardare, ma in nessun modo possiamo controllare quello che non dipende dalle nostre personali azioni.
Ciò che invece si può controllare è la nostra reazione agli eventi, alle parole e ai comportamenti degli altri. Ad ogni azione corrisponde una reazione; se il tuo capo comincia a rimproverarti alzando la voce, l’evento che è accaduto è uno solo, ma le reazioni che puoi avere tu a tale evento sono potenzialmente infinite.
Rispondere in maniera negativa vorrebbe dire alzare la voce a tua volta e innescare un litigio, oppure prendere una decisione d’impulso e dare le dimissioni, pentendotene dieci minuti dopo, o ancora svolgere male per ripicca un compito che ti è stato affidato.
Allenare il pensiero positivo significa, invece, andare a fare una passeggiata prendendosi qualche minuto per sbollire e riflettere su ciò che ti è stato detto, su quello che è successo, sulla tua effettiva responsabilità e sui modi adottati dal tuo capo e riflettere su una strategia per fare in modo che ciò che è successo non accada più.
La forza del pensiero positivo sta nell’allenarsi a reagire nel modo più positivo possibile a tutti gli eventi che ti accadono, provando ad interrompere quel meccanismo secondo cui ad evento negativo rispondi automaticamente in maniera negativa.
Molto spesso le cose vanno male perché tu ti aspetti che vadano male e di conseguenza ti comporti in partenza come se fossero già andate male. Senza volerlo, quindi, influenzi negativamente una situazione.
Un esempio di ciò è quando devi affrontare una discussione con una persona e sei convinto che quella discussione porterà sicuramente ad un litigio. Il tuo tono di voce, il tuo timbro, la scelta delle parole e il tuo atteggiamento saranno, già all’inizio della conversazione, quelli di una persona litigiosa. Questo porterà il tuo interlocutore a reagire nell’esatta maniera in cui ti sei posto, scatenando effettivamente il litigio.
Ma se avessi iniziato la conversazione con un tono gentile, rispettoso e ascoltando attivamente il tuo interlocutore? Magari la lite sarebbe scoppiata comunque, però nel più probabile dei casi la discussione si sarebbe svolta in maniera più positiva e, quindi, produttiva; ciò perché gli altri tendono a risponderci con le stesse maniere che usiamo noi, come se fossero davanti ad uno specchio.
Facciamo finita che tu decida di iniziare una dieta all’inizio della settimana successiva. Ne hai già provate tante in passato e sono tutte andate male perché dopo pochi giorni non riuscivi a reggere il peso della rinuncia ai tuoi cibi preferiti e lasciavi perdere tutto. Con ogni probabilità, anche questa dieta andrà male perché partirai con la convinzione che tutte le diete a cui ti approcci falliscono in breve tempo.
Il pensiero positivo entra in gioco quando nell’approccio alla dieta ragioni su ciò che ti ha fatto fallire le diete precedenti e, una volta compresi gli ostacoli, provi ad aggirarli, modificando l’atteggiamento che ti ha fatto abbandonare i tentativi precedenti e trovando una motivazione che, invece, questa volta sai che ti aiuterà a riuscire nella tua impresa.
Ci sono delle probabilità che la dieta fallisca comunque e che dovrai aggiustare ancora il tiro qualche volta prima di riuscirci, ma le possibilità di riuscire a portare a termine il tuo obiettivo sono proporzionali alla positività del tuo pensiero rispetto all’obiettivo stesso.
La positività migliora l’umore, fortifica il sistema immunitario e incrementa le relazioni sociali. Inoltre, dona forza di volontà e diverse prospettive da cui guardare i problemi.
La difficoltà sta nell’allenarsi a pensare positivo anche quando per tutta la vita hai affrontato determinate situazioni con un atteggiamento negativo.
La strategia giusta è quella di iniziare dalle piccole cose e, piano piano, abituarsi a modificare il proprio pensiero.
Come quando si impara a guidare, all’inizio bisogna pensare ad ogni singolo movimento da fare, ma col tempo il gesto diventa completamente automatico; allo stesso modo funziona il nostro pensiero: se è abituato ad essere negativo, reagirà automaticamente agli eventi in maniera negativa, ma se riuscirai nel tempo ad abituarlo alla positività, diventerà il tuo nuovo modo di affrontare le difficoltà della vita.
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