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Immagine del redattoreDott.ssa Giorgia Ferrucci

Ipocondria: come si manifesta?




Medico che controlla lastra



Che cos'è l'Ipocondria?


Si tratta di un disturbo caratterizzato da una preoccupazione eccessiva e costante riguardo la possibilità di avere o sviluppare una grave malattia, che compromette notevolmente la qualità della vita, nonostante le rassicurazioni e le valutazioni mediche. Sebbene sia normale sentirsi ansiosi quando si è malati, l'ipocondria si distingue per un'ansia sproporzionata rispetto alla reale gravità della patologia e persiste per almeno sei mesi.

In alcuni casi, il disturbo può manifestarsi anche in assenza di malattie fisiche.


Il disturbo si manifesta con un'intensa ansia per la salute e un continuo stato di allarme riguardo alla possibilità di malattia, con un notevole dispendio di tempo ed energie in preoccupazioni inutili. Le preoccupazioni legate alla malattia variano molto da persona a persona, e la consapevolezza della situazione può differire.


Le persone con ipocondria possono manifestare comportamenti estremi, come ricorrere frequentemente a visite mediche per ogni minimo sintomo, oppure, al contrario, evitare del tutto gli ospedali e le visite sanitarie. L'insorgenza del disturbo avviene tipicamente durante la prima e la mezza età adulta, e la sua prevalenza nella popolazione varia tra l'1,3% e il 10%. Sebbene sia presente durante tutta la vita, l'ipocondria è più comune nella mezza età e colpisce in modo simile uomini e donne.


Le cause psicologiche e sociali sono state esplorate più approfonditamente rispetto a quelle biologiche, per le quali le informazioni sono scarse. Il modello cognitivo-comportamentale, che ha un solido supporto empirico, suggerisce che l'ansia eccessiva sia legata a sensazioni corporee normali, ma percepite come anormalmente intense e erroneamente interpretate come segni di malattie gravi.

Questi timori spingono il paziente a cercare rassicurazioni. Inoltre, i pensieri intrusivi riguardo alla malattia sembrano essere fattori di vulnerabilità per lo sviluppo del disturbo, tanto che alcune forme di ipocondria sono incluse nel gruppo dei disturbi ossessivo-compulsivi.


È importante distinguere l'ipocondria da altri disturbi psicologici. Ad esempio, nel Disturbo da sintomi somatici i sintomi fisici sono concreti e diagnosticabili, mentre nell'ipocondria sono generalmente lievi e percepiti come segno di malattia. Nel Disturbo d'ansia generalizzata e nel Disturbo di panico, le preoccupazioni non sono esclusivamente legate alla salute. Infine, a differenza del Disturbo ossessivo-compulsivo, che può riguardare il timore di contrarre una malattia in futuro, nell'ipocondria l'ansia è focalizzata sul presente e non ci sono ossessioni o compulsioni.


Data la natura del disturbo, è importante tenere conto che chi ne soffre potrebbe cercare costantemente visite mediche invece di trattamenti psicologici, e potrebbe essere riluttante a prendere farmaci per paura di danneggiare la propria salute. L'obiettivo principale nella gestione del disturbo è aiutare la persona a gestire le paure relative alla salute, piuttosto che cercare di eliminarle completamente. I medici di base dovrebbero pianificare visite regolari, riconoscere le preoccupazioni riguardanti la salute, trattare eventuali malattie mediche diagnosticabili, limitare gli esami diagnostici e indirizzare il paziente a specialisti della salute psicologica, rassicurandolo sul fatto che gravi malattie siano state escluse.


Un obiettivo del trattamento è anche il miglioramento funzionale. Il trattamento efficace dell'ipocondria prevede un approccio combinato di psicoterapia e farmacoterapia, per interrompere i circoli viziosi che mantengono il disturbo ed alleviare la rimuginazione ossessiva e l'ansia.


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